Il convento dei Cappuccini a
Cesena si trova sul Colle Garampo, detto anche Monte Oliveto per l'abbondanza
degli olivi. Il convento venne edificato
1559-1561, con annessa la chiesa conventuale dedicata alle Stimmate di san
Francesco. Sull'altare principale venne posto un bellissimo quadro di Giovan
Francesco Barbieri detto il Guercino
(1591-1661), raffigurante la stigmatizzazione di san Francesco. La città di Cesena è sottostante
al Colle al quale si giunge per una ripida salita. In posizione bellissima e salubre, con la vista del lontano mare, il
convento venne nel 1591 destinato ad accogliere il noviziato. I due chiostri
che si possono vedere sono: quello di sinistra del noviziato, costruito nel
1847-51, quello di destra del convento. Le autorità cittadine nel 1650 decisero di rendere più accessibile ai fedeli e agli stessi religiosi il convento, aprirono, nella vecchia Rocca sovrastante la città, una porta: “Porta Nuova” detta la Rivarola.
Il convento dovette essere
abbandonato durante la soppressione napoleonica; e ancora abbandonato nella
soppressione del 1866 ad opera dello Stato Italiano. I frati vi ritornarono nel
1869, costretti a vestire l'abito talare, figurando così di essere dei
sacerdoti “secolari”, poiché gli ordini religiosi erano stati soppressi. Il
riacquisto del convento avvenne completamente solo nel 1881. Dal 1984 il convento è destinato
a casa di accoglienza vocazionale, e poi a postulandato. Dal 1990 il convento collabora
con la Caritas diocesana. Trova posto in un settore del convento il MASCI,
centro scout. Il 14 dicembre 2003 è stato inaugurato un monumento bronzeo al servo di Dio padre Guglielmo Gattiani, maestro dei novizi per lunghi anni nel convento.
|