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	Salmo. Di Davide
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   Il Signore è 
	il mio pastore:  
	non manco di nulla. 
	 
	Su pascoli erbosi mi fa riposare,  
	ad acque tranquille mi conduce. 
	 
	Rinfranca l'anima mia, 
	mi guida per il giusto cammino  
	a motivo del suo nome. 
	 
	Anche se vado per una valle oscura, 
	non temo alcun male, perché tu sei con me.  
	Il tuo bastone e il tuo vincastro 
	mi danno sicurezza. 
	 
	Davanti a me tu prepari una mensa  
	sotto gli occhi dei miei nemici.  
	Ungi di olio il mio capo; 
	il mio calice trabocca. 
	 
	Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne  
	tutti i giorni della mia vita, 
	abiterò ancora nella casa del Signore  
	per lunghi giorni.  | 
  
 
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Commento
 L’orante ha fatto 
l’esperienza di come il Signore lo guidi in mezzo a numerose difficoltà tesegli 
dai nemici. Egli dichiara che non manca di nulla perché Dio in tutto l’aiuta. Le 
premure del suo Pastore sono continue e si sente curato come un pastore cura il 
suo gregge conducendolo a pascoli erbosi e ad acque tranquille. L’orante 
riconosce che tutto ciò viene dalla misericordia di Dio, che agisce “a 
motivo del suo nome”, ma egli 
corrisponde con amore all’iniziativa di Dio nei suoi confronti. La 
consapevolezza che Dio lo ama per primo gli dà una grande fiducia in lui, 
cosicché se dovesse camminare nel buio notturno di una profonda valle non 
temerebbe le incursioni di briganti o persecutori, piombanti dall’alto su di 
lui. La valle oscura è poi simbolo di ogni situazione difficile nella quale 
tutto sembra avverso. Dio, buon Pastore, lo difende con il suo bastone e lo 
guida dolcemente con il suo vincastro, che è quella piccola bacchetta con cui i 
pastori indirizzano il gregge con piccoli colpetti. Non solo lo guida in mezzo 
alle peripezie, ma anche gli dona accoglienza, proprio davanti ai suoi nemici, i 
quali pensano di averlo ridotto ad essere solo uno sconvolto e disperato 
fuggiasco. Egli, al contrario, è uno stabile ospite del Signore che gli prepara 
una mensa e gli unge il capo con olio per rendere lucenti i suoi capelli e 
quindi rendere bello e fresco il suo aspetto. E il calice che ha davanti è 
traboccante, ma non perché è pieno fino all’orlo, ma perché è traboccante 
d'amore. Quel calice di letizia è nel sensus plenior del salmo il calice 
del sangue di Cristo, mentre la mensa è la tavola Eucaristica, e l’olio è il 
vigore comunicato dallo Spirito Santo. 
Il cristiano abita nella casa del Signore, l’edificio chiesa, dove c’è la mensa 
Eucaristica. Quella casa, giuridicamente, è della Diocesi, della Curia, ma è 
innanzi tutto del Signore, e quindi egli, per dono del Signore, vi è perenne 
legittimo abitante. 
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