Salmo 33 (34)  Il Signore è la salvezza dei giusti

 

Di Davide. Quando si finse pazzo in presenza di Abimèlec,

tanto che questi lo scacciò ed egli se ne andò
 

Alef. Benedirò il Signore in ogni tempo,

sulla mia bocca sempre la sua lode.

 

Bei. Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino.

 

Ghimel. Magnificate con me il Signore,

esaltiamo insieme il suo nome.

 

Dalet. Ho cercato il Signore: mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato.

 

He. Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

 

Zain, Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce.

 

Het. L'angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

 

Tet. Gustate e vedete com'è buono il Signore;

beato l'uomo che in lui si rifugia.

 

Iod. Temete il Signore, suoi santi:

nulla manca a coloro che lo temono.

 

Caf. I leoni sono miseri e affamati,

ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

 

Lamed. Venite, figli, ascoltatemi:

vi insegnerò il timore del Signore.

 

Mem. Chi è l'uomo che desidera la vita

e ama i giorni in cui vedere il bene?

 

Nun. Custodisci la lingua dal male,

le labbra da parole di menzogna.

 

Samec. Sta' lontano dal male e fa' il bene,

cerca e persegui la pace.

 

Ain. Gli occhi del Signore sui giusti,

i suoi orecchi al loro grido di aiuto.

 

Pe. Il volto del Signore contro i malfattori,

per eliminarne dalla terra il ricordo.

 

Sade. Gridano e il Signore li ascolta,

li libera da tutte le loro angosce.

 

Kof. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,

egli salva gli spiriti affranti.

 

Res. Molti sono i mali del giusto,

ma da tutti lo libera il Signore.

 

Sin. Custodisce tutte le sue ossa:

neppure uno sarà spezzato.

 

Tau. Il male fa morire il malvagio

e chi odia il giusto sarà condannato.

 

Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;

non sarà condannato chi in lui si rifugia.

 

Commento

 

L’autore del salmo, ricco dell’esperienza di Dio indirizza il suo sapere ai poveri, agli umili, e in particolare ai suoi figli. Egli afferma che sempre benedirà il Signore e che sempre si glorierà di lui. Egli chiede di venire ascoltato e invita gli umili ad unirsi con lui nel celebrare il Signore: “Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome”.

Egli comunica la sua storia dicendo che ha cercato il Signore e ne ha ricevuto risposta cosicché “da ogni timore mi ha liberato”. Per questo invita gli umili a guardare con fiducia a Dio, e dice: “sarete raggianti”. “Questo povero”, cioè il vero povero, quello che è umile, è ascoltato dal Signore e l’angelo del Signore lo protegge dagli assalti dei nemici: “L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono (Dio), e li libera”. L’angelo del Signore è con tutta probabilità l’angelo protettore del popolo di Dio, chiamato così per antonomasia; sarebbe l’arcangelo Michele (Cf. Es 14,19; 23,23; 32,34; Nm 22,22; Dn 10,21; 12,1).

Il salmista continua la sua composizione invitando ad amare Dio dal quale procede gioia e pace: “Gustate e vedete com'è buono il Signore, beato l’uomo che in lui si rifugia”.

L’orante moltiplica i suoi inviti al bene: “Sta lontano dal male e fà il bene, cerca e persegui la pace”. Cercala, cioè trovala in Dio, e perseguila comportandoti rettamente con gli altri.

Il salmista non nasconde che il giusto è raggiunto da molti mali, ma dice che “da tutti lo libera il Signore”. Anche dalle angosce della morte, poichécustodisce tutte le tue ossa, neppure uno sarà spezzato”. Queste parole sono avverate nel Cristo, come dice il Vangelo di Giovanni (19,16). Per noi vanno interpretate nel senso che se anche gli empi possono prevalere fino ad uccidere il giusto e farne scempio, le sue ossa sono al riparo perché risorgeranno.