Grande inno a Aton inno inciso nella tomba di Ay a el-Amarna

Home

              Indice

 

Vivente è Harakhty che si rallegra all’orizzonte, nel suo nome di Shu, che è Aton, vivente per sempre, in eterno! Aton vivente, grande, che è nel giubileo, Signore di tutto quello che Aton circonda, signore del cielo, signore della terra, signore della Dimora di Aton in Akhet-Aton. [Adorazione del] re dell’Alto e del Basso Egitto, che vive di Maat, signore delle Due Terre, Nefer-khepru-ra), Ua-en-Ra, figlio di Ra, che vive di Maat, signore delle corone, Akh-en-aton, grande di durata di vita; e della grande sposa del re, la sua amata, signora delle Due Terre Nefer-nefru-Aton, viva, sana, giovane in eterno e per sempre.


  1 Tu sorgi bello all'orizzonte del cielo,  
2 o Aton vivo, che hai dato inizio alla vita.
  3 Quando risplendi all'orizzonte orientale   
  4 tutte le terre riempi della tua bellezza.  
  5 Tu sei bello, grande, splendente, alto sopra ogni terra!  
  6 I tuoi raggi abbracciano le terre,  
  7 fino al limite di quel che tu hai creato.  
  8 Tu sei Ra quando raggiungi i loro confini,   *  
  9 e le sottometti per il tuo figlio amato.   *  
  10 Tu sei lontano, ma i tuoi raggi sono sulla terra.  
  11 Tu sei davanti agli uomini, ma essi non vedono la tua via.   *  
  12 Quando tu vai in pace all'orizzonte d’occidente,   *  
  13 a terra è nell'oscurità come morta;   *  
  14 i dormienti sono nelle loro camere,  
  15 le teste sono coperte.  
  16 Nessun occhio vede l'altro;  
  17 se si togliessero tutti i loro beni di sotto la testa,  
  18 essi non se ne accorgerebbero.  
  19 Tutti i leoni escono dalle loro tane;  
  20 tutti i serpenti, essi mordono.  
  21 L'oscurità è una tomba.  
  22 Giace la terra in silenzio.  
  23 Poiché il suo creatore riposa all'orizzonte.  
  24 All'alba tu riappari all'orizzonte,  
  25 risplendi come Aton per la giornata.  
  26 Tu scacci le tenebre e lanci i tuoi raggi.  
  27 Le Due Terre sono in festa   *:  
  28 svegliate e levate sui due piedi.  
  29 Tu le hai fatte alzare.  
  30 Lavano le loro membra,  
  31 prendono le loro vesti;  
  32 le loro braccia sono in adorazione al tuo sorgere.  
  33 La terra intera si mette al lavoro.  
  34 Ogni animale gode del suo pascolo.  
  35 Alberi e cespugli verdeggiano.  
  36 Gli uccelli volano dai loro nidi,  
  37 con le loro ali festeggiano il tuo ka.   *  
  38 Gli animali selvatici saltano in piedi;  
  39 tutti quelli che volano e si posano  
  40 vivono, poiché tu risplendi per loro.  
  41 Le navi salgono e scendono la corrente,  
  42 poiché ogni via si apre al tuo sorgere.  
  43 I pesci del fiume guizzano dinanzi a te.  
  44  I tuoi raggi arrivano in fondo al Grande Verde.   *  
  45 Tu che procuri che il germe sia fecondo nelle donne,  
  46 e che fai la semenza negli uomini.  
  47 Tu che fai vivere il figlio nel grembo della madre sua,  
  48 e lo calmi perché non pianga.  
  49 Tu nutrice di chi è ancora nel grembo  
  50 che dai il respiro per far vivere tutto ciò che hai fatto.  
  51 Quando esce dal grembo e respira nel giorno della nascita,  
  52 tu apri la sua bocca completamente  
  53 e provvedi ai suoi bisogni.  
  54 Quando il pulcino è nell'uovo   *  
  55 tu gli dai l'aria perché viva.   *  
  56 Tu lo completi perché rompa l'uovo  
  57 e ne esca per pigolare e completarsi  
  58 e camminare sulle sue zampe appena ne è uscito.  
  59 Come numerose sono le tue opere,  
  60 che sono nascoste alla vita!  
  61 Tu dio unico, del quale non esistono eguali.  
  62 Tu hai creato la terra per il tuo desiderio,   *  
  63 quando tu eri solo;   *  
  64 con gli uomini, il bestiame ed ogni animale selvatico,  
  65 e tutto quel che è nella terra - e si muove sui suoi piedi -,  
  66 e tutto quel che è nella terra - e vola sulle sue ali.  
  67 E i paesi stranieri, la Siria, la Nubia e la terra d'Egitto.  
  68 Tu hai collocato ogni uomo al suo posto  
  69 e hai provveduto ai suoi bisogni.  
  70 Ognuno ha il suo cibo,  
  71 ed è contata la sua durata di vita.  
  72 Le lingue loro sono diverse nelle parole,   *  
  73 e i loro caratteri anche; e le loro pelli,   *  
  74 poiché ti hai differenziato i popoli stranieri.   *  
  75 Tu crei Hapi nel Duat    *  
  76 e lo porti in superficie per fare vivere i rekhyt    *  
77 così come tu le hai create.
  78 Tu, signore di tutti loro  
  79 che ti affatichi per loro,  
  80 o Aton del giorno, grande di dignità!  
  81 Tu mantieni in vita anche le terre più lontane,  
  82 poiché tu hai posto un Hapi nel cielo  
  83 che discende per loro sui monti come Grande Verde   *  
  84 e bagna i loro campi e le loro contrade.   *  
  85 Come son efficaci i tuoi consigli,  
  86 o signore dell'eternità!  
  87 L’Hapi del cielo è tuo per gli stranieri  
  88 e per tutti gli animali del deserto che si muovono sulle zampe:  
  89 ma Hapi viene dal Duat per l'Egitto.   *  
  90 I tuoi raggi nutrono tutte le piante;  
  91 quando tu risplendi, esse vivono e prosperano per te.  
  92 Tu fai le stagioni  
  93 per far sì che si sviluppi tutto ciò che hai creato:  
  94 l'inverno per rinfrescarle,  
  95 l'ardore perché ti gustino.  
  96 Tu hai fatto il cielo lontano   *  
  97 per risplendere in esso,   *  
  98 e per vedere tutto, tu unico,   *  
  99 che splendi nella tua forma di Aton vivo,   *  
  100 che sorgi e brilli, lontano e vicino.  
  101 Tu fai milioni di forme da te, tu unico:   *  
  102 città, villaggi, campi, vie, fiumi,  
  103 Ogni occhio ti vede davanti a sé,  
  104 poiché tu sei l'Aton del giorno sopra la terra.  
  105 Quando te ne sei andato via,   *  
  106 non c’è occhio che veda   *  
  107 quello che tu hai creato   *  
  108 e tu l'hai creato,   *  
  109 per non essere solo a vedere te stesso.   *  
  110 Tu sei nel mio cuore.   *  
  111 Non c'è nessun altro che ti conosca   *  
  112 eccetto il tuo figlio Nefer-kheperu-Ra, Ua-en-Ra   *  
113 che tu hai reso saggio nei tuoi consigli e nella tua forza.
114 La terra è nella tua mano
115 come tu l’hai creata.
116 Se tu splendi, essi vivono,
117 se tu tramonti, essi muoiono;
118 tu sei la durata stessa della vita
119 e si vive di te.
120 Gli occhi vedono bellezza, finché tu non tramonti.
121 Si depone ogni lavoro quando tuti posi a occidente.
122 Quando tu risplendi,e fai prosperare (…) per il re,
123 ogni piede si affretta,
124 sin da quando hai fondato la terra.
125 Tu ti alzi per il tuo figlio
126 che è uscito dal tuo corpo   *
127 il re della Valle e re del Delta che vive della Verità
128 il Signore delle Due Terre Nefer-kheperu-Ra,
129 il figlio di Ra, che vive di Maat   *
130 Il Signore delle corone Akhenaton,
131 grande di durata di vita
132 e la grande sposa del re, la signora delle Due Terre,
133 Nefer-neferu-Aton Nefertiti.
134 Viva, giovane per sempre, in eterno.
 
I  testi di riferimento sono:
W. K. Simpson, “The Literature of ancient Egypt”, New Haven, London 1933, pag. 289-285
M. Sandman, “Texts from the time of Akhenaton”, Bruxelles 1936, pag 93-96
Consultato (il 18 aprile 2015): BS_1_4_94_Niccacci (3).pdf
Consultato (il 18 aprile 2015): lettere.uniroma1.it/.../Inni
Sergio Donadoni, “Testi Religiosi Egizi”, ed. De Agostini, Novara, 2013
Testo geroglifico in De G. Davies, “The Rock Tombs of el-Amarna”, VI, London 1908 pl. XXVII
Consultato (il 24 aprile 2015): egyptomusee.over-blog.com/articl-20588433.html

Note
[8 Tu sei Ra quando raggiungi i loro confini]: Aton ha nomi diversi. E’ Ra allo zenit; è Harakhty, quando sorge e quando tramonta.  Vuol dire che Harakhty, che raggiunge i confini della terra al tramonto, è ancora Ra.

[9 Le sottometti per il tuo figlio amato].Le terre lontane sono sottomesse al Faraone e non tanto all’Egitto. L’imperialismo faraonico risulta evidente.

[11 Tu sei davanti agli uomini, ma essi non vedono la tua via]. Nei miti di Amon-Ra (Tebe) e Atum-Ra (Eliopoli) Ra percorreva il cielo su di una barca chiamata mandel che procedeva nel Nilo celeste. Durante la notte Amon-Ra viaggiava nel Nilo del sottomondo con un’altra barca: mescket. L’inno non utilizza questa mitica spiegazione della barca. Attore unico del suo cammino è Aton, anche se nessuno ne può dire qualcosa.

[12 Quando tu vai in pace all'orizzonte d’occidente] [23]. Non c’è affatto la battaglia tra il serpente gigante Apophis, che stando nelle acque del Nun attaccava Ra, quando Ra cercava di entrare nel condotto sotterraneo del Duat. La battaglia vedeva la sconfitta del serpente il cui sangue dava l’effetto rosso del tramonto. La stessa battaglia si aveva all’alba, anche qui il rosso era il sangue di Apophis. Tutte le volte Aphopis riprendeva vigore, così il giorno appariva come il frutto di una cruenta battaglia, che sempre si ripeteva.

[13 La terra è nell'oscurità come morta]. Esalta la necessità del sole, ma non tiene conto della luna e delle stelle. Una parte del cosmo non è considerata. Al contrario la Bibbia parla di due lumunari nel cielo creati da Dio uno e totalmente trascendente (Gn 1,14-15; Is 41,26; Ps 135/136,7-8; Sir 43,1s; Ger 31,35).   

[27 Le Due Terre sono in festa]. Le Due Terre sono espressione convenzionale per designare l’Alto Egitto e il Basso Egitto.

[37 Con le loro ali festeggiano il tuo ka]. Il ka è la potenza del dio sole. L’irragiamento che viene da lui è fonte di vita sulla terra. Nell’iconografia di Aton i raggi sono come braccia con mani molte delle quali impugnano l’anch il simbolo della vita. Gli uccelli volando nel cielo, innalzandosi in alto verso il sole, lo celebrano nella sua potenza raggiante. Il caso più bello è quello delle allodole che affascinate dal sole volano in alto in cerchi concentrici per poi ridiscendere rincorrendosi le une le altre. Anche la beccaccia è affascinata dal sole e quasi sempre vola verso il sole appena lo vede salire. Ma tutti sanno come gli uccelli si librano in aria festeggiando la luce.

[44 I tuoi raggi arrivano in fondo al Grande Verde] Il Grande Verde è il Nilo inteso nella sua fertilità. Hapi era inteso principalmente nel senso di fertilità.

[54-55 Quando il pulcino è nell'uovo tu gli dai l'aria perché viva]. Simpatico particolare mutuato dall’inno ad Amon-Ra. Gli antichi si interrogavano su come potesse respirare il pulcino dentro l’uovo e ne restavano sorpresi. Lo stesso particolare si ritrova nell’inno ad Amon-Ra (14,9)). Noi sappiamo che il guscio dell’uovo ha migliaia di forellini che permettono il passaggio dell’aria.

[62-63 Tu hai creato la terra per il tuo desiderio, quando tu eri solo]. Lo stesso viene detto di Amon-Ra (Inno riga 1,6; 3,3; 14,1-2).

[72 -74 Le lingue loro sono diverse nelle parole, e i loro caratteri anche; e le loro pelli, poiché ti hai differenziato i popoli stranieri]. Aton è sovrano di tutti gli uomini, ma li ha differenziati. Lo stesso viene detto nell’inno ad Amon-Ra (riga 8,5). L’uguaglianza di origine di una sola famiglia umana non è presente.

[75 Tu crei Hapi nel Duat]. Hapi era il Nilo divinizzato. Esso, secondo l’inno, viene dalle acque profonde della terra, secondo quanto credevano gli Egizi che lo collegavano alle acque sotterranee del Nun. La Duat è qui il paese della notte dove transitava Ra dopo il tramonto per giungere a riemergere all’alba. Aton continuamente determina il sorgere del Nilo. Come si vede Akhenaton ha una parziale demitizzazione di Hapi, parziale perché ancora ne gestisce mitologicamente la formazione. Akhenaton poteva operare una vera svolta epocale, liberando il pensiero scientifico, che pur in Egitto era presente, dalla mitologia; per poi salire con la ragione a Dio (Cf. Sap 13,1s; Rm 1,20).

[76 Lo porti in superficie per fare vivere i rekhyt] I rekhyt sono gli Egiziani.

[82 Poiché tu hai posto un Hapi nel cielo]. Tale Hapi non è quello dove naviga la barca solare, ma l’insieme delle acque delle nuvole, che danno pioggia a tutte le terre.

[83 Che discende per loro sui monti come Grande Verde] L’Hapi del cielo è anch’esso “il Grande Verde” perché determina la fertilità dei campi.

[89 Ma Hapi viene dal Duat per l'Egitto]. All’Egitto viene dato una preminenza sul resto della terra.

[96-99 Tu hai fatto il cielo lontano per risplendere in esso, e per vedere tutto, tu unico, che splendi nella tua forma di Aton vivo]. Il cielo è stato fatto da Aton. Nella mitologia eliopolitana Atum-Ra lo crea lanciando in alto un getto di saliva che produce Shu, dio dell’aria, e anche Tefnut dea dell’umidità: sono una coppia indissolubile. Akhenaton considera il cielo, l’aria, la volta celeste come una forma prodotta da Aton e chiama tutto Shu, che “è Aton” perché non esisterebbe senza di lui. “Aton vivo” assume come tale degli aspetti (forme dice l’inno) all’alba e al tramonto.

[101 Tu fai milioni di forme da te, tu unico]. Aton è un creatore di forme, la cui materia base è tratta dal Nun-Nunet. Sono tratte da lui, cioè la suo pensiero e volere demiurgici.

[105-110 Quando te ne sei andato via, non c’è occhio che veda quello che tu hai creato, e tu l’hai creato, per non essere solo a vedere te stesso. Tu sei nel mio cuore]. Il senso è questo: Gli occhi vedono le cose (le varie forme) quando c’è la luce. La vista da sola non può vincere il buio. Ma Aton sorge affinché gli occhi creati da lui vedano, e perciò le cose non siano viste solo da lui, o meglio per non vedersi da solo nelle cose da lui formate. La divinità sole ha creato le cose, ma non vuole essere sola a guardarle, e dà l’irraggiamento solare perché gli uomini sudditi - solo uno è suo figlio: il Faraone - le guardino. Evidentemente manca la gratuità della creazione degli uomini: la divinità dà la luce perché ha necessità di superare la solitudine, di vedere se stessa da sola. Chiaro che la gratuità del creare l’uomo non esiste e che la finalità dell’uomo suddito è di far si che la divinità abbia un plauso per quello che ha fatto per l’uomo. Dono ed egoismo sono uniti insieme. Esattamente come elargizione benevola ed egoismo sono compresenti nella figura del Faraone.

[111-112 Non c'è nessun altro che ti conosca, eccetto il tuo figlio Nefer-kheperu-Ra, Ua-en-Ra]. Akhenaton evoca a sé la conoscenza di Aton, solo lui ne è il depositario. Chi la vuole deve dipendere da lui: la speculazione razionale su Aton è così bloccata. Una realtà creata (gli Egiziani poco si curarono delle eclissi) doveva essere assunta come trascendente e inconoscibile se non al “figlio di Ra”. “Nefer-kheperu-Ra” vuol dire: “Le trasformazioni di Ra sono perfette”. “Ua-en-Ra” vuol dire: “l’unico di Ra”.

[126 Che è uscito dal tuo corpo]. E’ una generazione fisica: Un tabù faraonico sul quale era vietato riflettere, anche se i faraoni avevano i loro acciacchi, le loro malattie, e le morti premature, e i limiti umani esattamente come tutti gli uomini.

[129 il figlio di Ra, che vive di Maat]. Maat era la dea dell’ordine cosmico, della misura, e quindi dell’ordine sociale mediante la legge. La divinità era sorta al momento dell’autocrearsi di Ra dall’Oceano primordiale Nun, avendo lo scopo di fermare il caos prima esistente. Senza Maat sarebbe subentrato il caos. Era considerata “figlia di Ra” perché Ra il demiurgo non poteva agire senza Maat. Maat non aveva nessun luogo di culto. Il culto gli veniva impartito dal faraone. La parola “matematica” risale a Maat, cosi pure la parola “materia”, in quanto può essere misurata. Akhenaton “vive di Maat” poiché la sua azione è ispirata a giustizia. Akhenaton indubbiamente la vede associata a Aton, che viene da Aton, che l’ha prodotta immettendola nell’ordine cosmico. Akhenaton, quale figlio di Ra, vive della realtà di Maat.

Aton la divinità del faraone Akhenaton (Amenofi IV)

Il grande inno ad Aton in composizione minore. Da el-Amarna: tomba di Apy, con un’aggiunta dalla tomba di Tutu

Un inno di lode al vivente Harakhty (Horus dell’orizzonte), che si rallegra nell’orizzonte nel suo nome di Shu che è Aton, vivente per sempre, in eterno! Dal re che vive di Maat, il Signore delle Due Terre, Nefer-Kheperu-Ra Ua-En-Ra, il quale vive di Maat. Signore delle corone, Akhenaton, grande nella durata della sua vita, elargitore di vita per secoli e secoli.

[Egli dice]: -  
1 Ti alzerai gloriosamente,
2 o tu vivente Aton, Signore dell’eternità!
3 Tu sei sfavillante, bello, [e] potente.
4 Il tuo amore è potente e grande […].
5 la tua luce, di colori diversi, attira tutti i volti.
6 Il tuo aspetto risplende per dare vita a tutti i cuori.
7 Tu riempi le Due Terre con il tuo amore,
8 o dio, formato da sé   *.
9 Creatore di ogni terra,   *
10 creatore di tutto ciò vi è su di essa.   *
11 Uomini e donne, bovini,
12 animali di ogni genere,
13 e alberi di ogni genere
14 che crescono sulla terra.
15 Vivono quando tu risplendi su di loro.
  16 Tu sei madre [e] padre di quello che hai fatto;   *  
  17 i loro occhi, quando ti alzerai,  
  18 volgono il loro sguardo su di te.   
  19 I tuoi raggi dell'alba giungono su tutta la terra.  
  20 Ogni cuore si allieta alla vista di te,  
  21 [che ti] alzi come loro Signore.  
  22 Ti poni nell’orizzonte occidentale del cielo;  
  23 si stendono come quelli che sono morti.   *  
  24 Le loro teste sono coperte di un panno,   *  
  25 le narici imprigionate,   *  
  26 fino al tuo levare.   *  
  27 all'alba nell'orizzonte orientale del cielo..  
  28 Le loro mani poi vengono sollevate   *  
  29 in adorazione del tuo Ka;  
  30 tu rallegri i cuori con i tuoi benefici,  
  31 che sono vita.  
  32 Tu mandi i tuoi raggi,  
  33 e ogni terra è in festa.  
  34 Cantori; cantando le donne,  
  35 gli uomini in coro fanno ritmi gioiosi  
  36 nella Corte della Casa del Benben   *  
  37 in ogni tempio in Akhel-Aton,   *  
  38 la sede di Maat, con cui il tuo cuore è soddisfatto.  
  39 Al suo interno sono offerte dedicate di cibo ricco.  
  40 Tuo figlio fa un cerimoniale puro,  
  41 per eseguire le cose che tu desideri,  
  42 o Aton, quando si annuncia nelle processioni fissate.  
  43 Ogni creatura che tu hai fatto esulta verso di te,  
  44 il tuo figlio gioisce, il suo cuore è felice,  
  45 O tu vivente Aton, che [appari] in cielo ogni giorno.  
  46 Hai portato avanti il suo figlio onorato, Ua-En-Ra   *  
  47 come la tua forma, senza mai smettere di farlo.   *  
  48 Il figlio di Ra sostenuto da atti benefici.   *  
49 Nefer-Kheperu-Ra Ua-En-Ra [disse]: - 
  50 io sono tuo figlio.  
  51 Soddisfacendo te,  
  52 esaltando il tuo nome,  
  53 la tua forza [e] potenza  
  54 sono stabiliti nel mio cuore.  
  55 Tu sei il Vivente Aton,  
  56 l'eternità è tua emanazione.   *  
  57 Tu hai fatto il cielo lontano   *  
  58 per brillare in esso   *  
  59 e porre lo sguardo su tutto quello che hai fatto.   *  
  60 Tu sei solo te stesso,   *  
  61 ma ci sono milioni di poteri di vita in te  
  62 per rendere alle tue creature vita.   *  
  63 Soffio di vita è nelle loro narici per vedere i tuoi raggi.  
  64 I germogli sbocciano in fiore,  
  65 e le piante che crescono sui terreni incolti,  
  66 emettono germogli al tuo levare; traggono acqua [piene] davanti a te.  
  67 Tutte le bestie si muovono sulle loro zampe;  
  68 tutti gli uccelli piumati si alzano dai loro nidi  
69 e sbattono le ali di gioia,
  70 in rotondo cerchio in lode del vivente Aton.  
 
Testo geroglifico in De G. Davies, “The Rock Tombs of el-Amarna”, IV, London 1908 pl. XXXII, XXXIII. Il testo è proveniente dalla Tomba di Api con un'aggiunta dalla tomba di Tutu.
Traduzione in inglese (consultata il 23 aprile 2015): sacred-texts.com/egy/tut/tut09.htm#fr_63

Note
[Un inno di lode al vivente Harakhty (Horus dell’orizzonte), che si rallegra nell’orizzonte nel suo nome di Shu che è Aton…]. Questa formula dottrinale è una costante. Harakhty è Aton nel suo sorgere e tramontare nell’orizzonte. Akhenaton mantiene questo titolo, usato dai faraoni della XVIII dinastia riguardo a Ra. Horus aveva assunto il carattere di unificatore delle Due Terre e con ciò non era difficile identificarlo con un aspetto di Ra. La religione egiziana è pervasa dalla tensione all’unità, ma le varie componenti: i santuari con le loro caste sacerdotali, la popolarità che un mito aveva incontrato tra il popolo, il volere dei faraoni, creavano varie unità, pur cercando sempre una unità. Per questo l’unificatore supremo era il faraone, figlio di Ra. La corsa nel cielo di Ra varcava tutti confini, e dava luce e calore a tutti, essendo uno. Le divinità discendevano quindi per generazione da Ra. In tal modo si aveva una struttura unitaria, ma non fissata nei suoi aspetti particolari, essendo possibili ristrutturazioni. Akhenaton ne volle fare una tutta fissata sull’Uno del sole e sull’Ua-En-Ra del faraone, figlio di Ra.

[8-10 O dio, formato da sé. Creatore di ogni terra, Creatore di tutto ciò vi è su di essa]. Il sole, nel mito eliopolitano, aveva generato il suo corpo da sé, traendolo dal Nun-Nunet. Akhenaton mantiene questa concezione, ma Ra non genera dei, se non il dio faraone.

[16 Tu sei madre padre di quello che hai fatto]. Solo uno è il figlio di Ra, gli uomini sono solo sudditi, tuttavia verso di loro unisce l’amore di madre e di padre.

[[23-26 Si stendono come quelli che sono morti. Le loro teste sono coperte di un panno, le narici imprigionate, fino al tuo levare]. L’inno insiste sul buio della notte, e dice il sonno simile alla morte, poiché non si ha azione. Gli egiziani per sostenere lo sbalzo termico si mettevano completante sotto un panno. La non azione è rappresentata in modo funereo dal rimanere ferme le narici: una sineddoche.

[28 Le loro mani poi vengono sollevate in adorazione del tuo Ka]. Al sonno e all’inazione subentra al levarsi di Aton-Ra l’azione, la prima azione è quella dell’adorazione di Ra-Harakhty. Il Ka è la potenza vitale che Aton trasmette, per cui tutto viene pervaso di vita.

[36 Nella Corte della Casa del Benben]. Il Benben “radiante” significava l’isoletta che Atum-Ra, secondo la cosmologia eliopolitana, aveva formato dall’Oceano primordiale costituito dalla coppia Nun.Nunet. Il Benben venne rappresentato a Akhet-Aton con un obelisco posto al centro di una delle corti del grande tempio dedicato a Aton. La punta estrema dell’obelisco era rivestita d’oro così da rislendere ai raggi del sole; era propriamente questa la pietra .Benben.

[37 In ogni tempio in Akhet-Aton]. La città aveva un solo tempio, ma diviso in più cortili in progressione. La grande costruzione non aveva un tetto, ma portici nelle varie sezioni.

[46-48 Hai portato avanti il tuo figlio onorato, Ua-En-Ra, come tua forma, senza mai smettere di farlo; il figlio di Ra sostenuto da atti benefici]. Aton-Ra ha sostenuto Akhenaton nell’impresa di costruire la città di Akhet-Aton. Ua-En-Ra (l’unico di Ra) era “figlio di Ra”, e perciò sua forma singolare.

[56 L'eternità è tua emanazione]. L’eternità era un continuo senza fine, costituito dal sorgere e tramontare del sole.

[57-59 Tu hai fatto il cielo lontano per brillare in esso e porre lo sguardo su tutto quello che hai fatto]. Il cielo è opera di Aton-Ra. In esso si muove, brillando i suoi raggi vitali. Come un sovrano esercita il dominio guardando dall’alto tutto. Gli uomini sono suoi sudditi. Ha un solo figlio che ha il titolo di “Nefer-khepru-ra” (Le trasformazioni di Ra sono perfette), poiché celebra le opere di suo padre Aton-Ra. Le trasformzazioni sono le apparenti mutazioni di splendore del sole, al mattino allo zenit e al tramonto.

[60-62 Tu sei solo te stesso, ma ci sono milioni di poteri di vita in te per rendere alle tue creature vita]. Aton-Ra è diventato tale perché si è autoformato il corpo dal Nun-Nunet. Il Ka-Ba-Anch, che era nell’oceano, si è dato un corpo e in modo tale ha potuto veramente essere. L’imbalsamazione era operata perché si riteneva che dovesse rimanere una connessione tra il corpo mummificato e il ka-ba-anch del defunto affinchè questi potesse essere felice nell’oltretomba. La connessione si esprimeva con il potersi rendere presente nella tomba prendendo i cibi che vi erano posti. Pur restando i cibi al loro posto, si riteneva che ugualmente i defunti ne gustassero. Anche ad Aton-Ra venivano offerti cibi e bevande che rimanevano sugli altari del tempio, per poi essere consumati dal clero e dal popolo, ma si riteneva che ugualmente Aton-Ra ne gustasse, e per tutti era un mistero da non contraddire.

Testi della tomba di Merya a el-Amarna

Traduzione dal sito in inglese: osirisnet.net/tombes/amarna/meryra/e_meryra_01.htm (consultato il 20 aprile 2015). Gli scritti delle vaie parti della tomba sono stati qui accorpati in dieci parti.
 
Primo
  1 Adorate Aton quando sorge all'orizzonte orientale del cielo
  2 Il tuo sorgere è bello, Ra vivente [...]
  3 Tu dai la vita per sempre, per sempre.
  4 Tu illumini le Due Terre con tutte le tue bellezze,
  5 tu avvolgi le Due terre Aton. [...].
  6 Tu disponi i paesi a rallegrarsi il cuore e a lodare il tuo Ka. [...].
7 Egli li governa per voi con un cuore [amore] ...
  8 Il paese è soggetto a lui come è soggetto a te.
  9 I nove archi (Nove era numero convenzionale per designare i nemici dell'Egitto) sono davanti *
  10 alla sua Maestà [...] sotto i suoi sandali. *
  11 Tu hai fatto che il regno abbia la tua stessa durata, essendo qui con te sempre,
  12 potendo guardare i tuoi raggi ogni giorno.
  13 Gli accordi le feste-Sed e milioni di anni.
  14 Tutti i luoghi sono sotto il suo occhio, (per) il tuo figlio venuto dal tuo corpo, *
  15 il Signore delle Due Terre, Nefer-Ra-kheperu, vivente.
   
[9-10 I nove archi sono davanti alla sua Maestà ... sotto i suoi sandali]. Gli archi sono quelli da battaglia. Erano nove come numero convenzionale per designare i nemici dell'Egitto.

[[13 Gli accordi feste-Sed]. Le feste Sed erano celebrazioni nelle quali si festeggiava il faraone e c’erano delle ritualità apposite per lui, come farlo entrare in una catalessi con bevande a base di fior di loto. Dalla ritualità il faraone ne usciva rinvigorito. Potremmo definirla una “cura del sonno”. Le feste Sed erano celebrate al trentesimo anno del regno, ma erano poi a discrezione del sovrano, che le sentiva come una donazione di Ra.

[14 Tutti i luoghi sono sotto il suo occhio, (per) il tuo figlio venuto dal tuo corpo]. La nascita di Akhenaton dal corpo fisico di Aton era un punto fermo, e nello stesso tempo non indagabile.

Secondo
1 Adorazione di Aton, quando si pone nell’orizzonte occidentale del cielo
2 Il tuo riposo è bello, O Ra vivente [...]   *
3 "Figlio perfetto di Aton vivente". 

[2 Il tuo riposo è bello, o Ra vivente]. Il riposo di Aton è bello perché lo fa comparire bello e vigoroso sull’orizzonte. E’ un riposo che si attua nel Duat. Akhenaton ha soppresso la battaglia di Ra con il serpente Apophis.

[3 Figlio perfetto di Aton vivente]. L’adoratore si rivolge all’alba anche a Ua-En-Ra. Non si può adorare Aton senza essere stretti al sovrano.

Terzo    
1 Quanto durerà il cielo tu durerai.
  2 Tu avrai numerosi anni, dei milioni di anni di feste Sed.
  3 La tua durata è come l’eternità,
  4 la durata di Ra, come sovrano delle Due Terre,
  5 gli anni di Aton in .. il cielo.
  6 Hai stabilito Akhet-Aton, il luogo ideale che tu hai elevato per Ra,   *
  7 dove vengono tutti gli uomini.   *

[6-7 Hai stabilito Akhet-Aton, il luogo ideale che tu hai elevato per Ra, dove vengono tutti gli uomini]. Akhenaton viene celebrato come fondatore della città di Akhet-Aton “Orrizonte di Aton”.

Quarto
  1 Il buon re che mi ha formato,   *
  2 che mi ha generato,   *
  3 che mi ha fatto crescere,   *
  4 che mi ha associato ai principi,
  5 la luce nella quale vivo,   *
  6 il mio Ka giorno dopo giorno.   *

[1-3 Il buon re che mi ha formato, che mi ha generato, che mi ha fatto crescere]. Il Grande Sacerdote detto Grande Veggente, al pari di quello a capo del clero Tebano, è stato formato da Akhenaton, segno che il faraone ora era al vertice della struttura sacerdotale di Akhet-Aton.

[5-6 La luce nella quale vivo, il mio Ka giorno dopo giorno]. Il Grande Sacerdote dipendeva in tutto dal faraone al quale dava adorazione come dio. Il faraone è il Ka nel quale il Grande Veggente vive. Il Ka è la forza psicologica, la personalità sovrana.

Quinto  
  1 Lode a te, Aton vivente, e al Ka del re.   *
  2 Possa donarti una grande età [...]
  3 e un buon funerale sulla collina di Akhet-Aton (tombe della scogliera),
  4 la residenza dei favoriti.
  5 Possa egli donarti una lunga vita per vedere la tua bellezza.
  6 Possa la visione di te non avere mai difetto.
  7 Possa, Aton, accettare da te una offerta di cibi e di bevande nel tempio       
  8 Per il Ka del Grande Sacerdote di Aton in Akhet-Aton,
  9 il Ka del reale Cancelliere e Amico Unico,
  10 lo scriba regale alla destra del re,
  11 il Ka della reale custode,
  12 amato dal suo signore,
  13 gran favorito dal signore delle Due Terre,
  14 Meryra, giusto di voce.

[1 Lode a te, Aton vivente, e al Ka del re…]. La lode al Ka del re era fatta di ossequio totale, di sottomissione liturgica.

Sesto  
  1 Il tuo sorgere è bello, o vivente Aton,
  2 Signore dell'Eternità!
  3 Sei raggiante, bello e luminoso;
  4 il tuo amore è grande e potente coi suoi raggi [...].
  5 Il tuo salire dà gioia ai cuori.
  6 Tu riempi le Due Terre del tuo amore;
  7 il bene sovrano che ti sei formato tu stesso,   *
  8 creando ogni terra e ciò che vi è [...].   *
  9 Gli uomini, i greggi e gli armenti,
  10 e tutte le piante   
  11 vivono quando ti innalzi per loro.
  12 Tu sei il padre e la madre di tutto ciò che hai fatto:   *
  13 i tuoi occhi quando ti alzi vedono per mezzo di te.
  14 I tuoi raggi illuminano tutta la terra.
  15 Quando tramonti nell'orizzonte occidentale del cielo,   * 
  16 essi riposano, come se fossero morti.   *
  17 Quando hai inviato i tuoi raggi,
  18 tutto il paese è in festa,
  19 i cantori e musici alzano il segnale di gioia   *
  20 nella Corte della Casa di Benben.   *

[7-8 Il bene sovrano che ti sei formato tu stesso, creando ogni terra e ciò che vi è]. ”Il bene sovrano” è l’Egitto che gode di una posizione di preminenza nella creazione.

[12 Tu sei il padre e la madre di tutto ciò che hai fatto]. Solo il faraone è figlio di Aton-Ra. Gli uomini sono sudditi di Aton-Ra, che è loro padre e madre solo perché ha verso di loro la bontà di un padre e la bontà di una madre.

[15-16 Quando tramonti nell'orizzonte occidentale del cielo, essi riposano, come se fossero morti]. Akhenaton calca il fatto dell’oscurità e del sonno quasi fosse morte, per esaltare poi gli effetti del sole. Oltre questo si nota lo sforzo per non parlare della luna, che era pensata dagli egizi come una divinità, in particolare tale divinità era al tempo di Akenaton identificata con Thot, il vice del sole.

[19-20 I cantori e musici alzano il segnale di gioia, nella corte della Casa di Benben]. Nel tempio di Aton c’erano cantori e musici per innalzare inni ad Aton quando sorgeva. Cantori e musici erano presenti nelle liturgie del tempio

Settimo
  1 Tuo figlio è puro,
  2 nel fare quello che ti piace.
  3 O Aton vivente,
  4 che lo hai formato tuo figlio,   *
  5 l'Unico di Ra, come sua immagine [...].

[4 Che lo hai formato tuo figlio, l'Unico di Ra, come sua immagine]]. Il figlio di Ra riporta i tratti del padre-Ra, ma non è identico ad Aton, poiché immagine di Ra.

Ottavo
  1 Ti alzi dall'orizzonte orientale del cielo
  2 per dare la vita a tutto ciò che tu hai creato.
  3 L’uomo, il bestiame, gli uccelli
  4 e tutti i tipi di rettili,
  5 hanno vita quando sorgi;
  6 si ritirano quando sei in alto.
  7 Hai dato al tuo amato figlio che vive di Maat,
  8 il Signore delle Due Terre,
  9 di vivere con te per sempre,
  10 e la sua Grande Sposa Regale,   *
  11 Signore delle Due Terre, la sua amata,   *
  12 sta al suo fianco come vuole il tuo cuore,  *
  13 e vede ciò che tu operi ogni giorno.
  14 Egli è soddisfatto quando vede i tuoi raggi
  15 Possa tu dargli eternità come Re delle Due Terre.
  16 Il Sommo Sacerdote di Aton in Akhetaten,
  17 Meryra, giusto di voce.

[10-11 e la sua Grande Sposa Regale, Signora delle Due Terre, la sua amata]. Nefertiti è presentata come correggente.

[12 Sta al suo fianco come vuole il tuo cuore]. Nefertiti sta accanto ad Akhenaton non alla pari, ma come Grande Sposa che adora lo Sposo divino. E’ coreggente, ma non alla pari.

Nono
1 Porta il ventaglio alla destra del re,
  2 il favorito del governante perfetto,
  3 Meryra, giusto di voce.

[1 Porta il ventaglio alla destra del re]. Merya si sentiva onorato di agitare il ventaglio per rinfrescare il sovrano.

Decimo   
  1 Ecco, io ti faccio per me Grande Veggente   *
  2 nel tempio di Aton in Akhet-Aton,
  3 perché tu sei nel mio cuore.
  4 Ha detto: Oh, mio servo che ascolta l'insegnamento,   *
  5 il mio cuore è soddisfatto di quello che fai.   *
  6 Io ti do questa dignità mentre dico:   *
  7 tu mangerai le provvigioni del Faraone   *
  8 - Vita, Salute, Forza - al tuo sovrano dentro il tempio di Aton.
  9 Aton vivo e grande,
  10 Signore dei giubilei,
  11 Signore di tutto quello che lo circonda,
  12 Aton Signore del cielo,
  13 Signore della terra,
  14 nel tempio di Aton in Akhet-Aton.

[1 Ecco, io ti faccio per me Grande Veggente] Merya ricorda l’istituzione a Grande Veggente da parte di Akhenaton.

[4--7 Ha detto: Oh, mio servo che ascolta l'insegnamento, il mio cuore è soddisfatto di quello che fai. Io ti do questa dignità mentre dico: tu mangerai le provvigioni del Faraone]. Il Grande Veggente si identifica non con l’indovino, ma con colui che può sempre vedere il faraone, che appariva al popolo in una loggia detta delle apparizioni.

Aton la divinità del faraone Akhenaton (Amenofi IV)

    Il Grande Inno ad Amon


Papiro Boulaq n.17, conservato al Cairo. Risale al tempo di Amenhotep II II (1428 - 1397 a.C.).

In questo grande inno si vede come sia avvenuto un processo di fusione tra il culto ad Amon e quello a Ra. Una fusione che non è il riconoscimento di due manifestazioni di un dio solo, e neppure che uno sia la manifestazione dell’altro. Ci sono due santuari di concezione diversa che non si amalgamano: quello di Ionu (Eliopoli) a cielo aperto e quello di Aptu (Tebe) a cella nascosta e oscura. Si ha un dio che alterna le sue manifestazioni: una volta è Amon, una volta è Ra, ma con la differenza che Ra si vede sempre, mentre Amon e “il nascosto”, per cui l’alternanza è solo una soluzione posticcia.

Ra è il sole e sta nel cielo. Amon sta nel segreto di una cella oscura (8,2). Si tratta del consolidamento della unificazione delle Due Terre che ebbe difficoltà nel passato. Si nota pure che non viene trascurata Menfi, già sede dei faraoni, con la menzione del dio Ptah (3,1), dio principale di quella città.
Si nota pure un processo di inglobamento del culto al dio Min, svolto nella città di Rakhman, come una manifestazione di Amon-Ra. Si ha poi la facile identificazione del dio solare Atum-Harmachis simboleggiato dalla sfinge di Giza, con Amon-Ra, poiché il sole è uno.

Adorazione a Amon-Ra, il Toro di Ionu , sovrano di tutti gli dei: il dio buono, amato, che dispone la vita a tutto ciò che è caldo, come a tutto il buon bestiame:
 
A 1 Salute a te, Amon-Ra, Signore dei Troni dei due Paesi, che domini in Aptu.   *
  2 Toro di sua madre, il primo nel suo campo!
  3 Ampio di passo, primo nell'Alto Egitto,
  4 Signore della terra dei Medyai, principe di Punt   *
  5 L’antico del cielo, il più antico della terra,
  6 Signore di ciò che esiste, origine delle cose,
  7 sostegno di tutte le cose.
     
B 1 Unico nella sua natura, unico fra gli dei,
  2 Toro dell'enneade e principe degli dei.
  3 Signore di Maat, padre degli dei,   *
  4 che ha dato origine agli uomini e agli animali.
  5 Signore di ciò che esiste, creatore degli alberi da frutta,
  6 creatore delle erbe, per dare sostentamento al bestiame.
     
C 1 Perfezione di bellezza, formato da Ptah,   *
  2 Il bello, amato giovane, che gli dei lodano,
  3 che creò ciò che è al di sopra e al di sotto,
  4 che illumina le Due Terre.
  5 Che naviga il firmamento in pace,   *
  6 il re dell'Alto e del Basso Egitto, Ra, sincero di voce.   *
  7 Il Signore delle Due Terre, grande di forza,
  8 Signore di Maestà, che creò la terra.
  9 Di natura più illustre di nessun altro dio,
  10 della cui bontà gli dei si rallegrano.
     
D 1 Colui al quale è tributata adorazione nella Grande Casa,
  2 che si è manifestato nella Casa del Fuoco,   *
  3 Colui di cui gli dei amano la dolce fragranza quando viene da Punt;
  4 riccamente profumato quando scende dalla terra dei Medyai;
  5 bello di viso, quando arriva dalla Terra di dio.   *
     
E 1 Gli dei si prostrano ai tuoi piedi, sapendo che sua Maestà è il loro Signore:
2 degno di rispetto, di aspetto terribile, forte di volontà e potente,
3 che abbonda di oblazioni e crea sostentamento.
4 Esultanza a te che hai creato gli dei,
5 elevato il cielo e disteso la terra!   *
     
F 1 E’ vigilante e prospero,
2 Min-Amon, Signore del tempo eterno, autore del tempo infinito,   *
  3 detentore di lodi, che presiede l'Enneade.
  4 Saldo di corna e bello di faccia,   *
  5 Signore dell’ureo e superbo di piume,
  6 con uno splendido diadema e l'alta Corona Bianca,   *
  7 L’ureo di Mehenet Basso Egitto e quello di Buto   *
  8 gli sovrastano il volto,
  9 la Doppia Corona, il Copricapo e la Corona Azzurra.   *
  10 Bello nel volto quando prende la corona di Atef, Osiride   *
  11 amato dell'Alto Egitto e del Basso Egitto.
  12 Signore della Doppia Corona che stringe lo scettro di Ames,   *
  13 Signore con la corazza, armato di frusta.   *
     
G 1 Principe splendidamente coronato con la Bianca Corona,
  2 Signore dei raggi, che dà origine alla luce, che gli dei lodano.
  3 Che tende le mani a colui che ama,
  4 mentre consuma con la fiamma il nemico.
  5 Il suo occhio soggioga il nemico;
  6 lanciando dall’alto la lancia contro chi beve Nun   *
  7 e fa vomitare al drago ciò che ha inghiottito.   *
     
H 1 Lode a te, o Ra, Signore di Maat,
  2 il cui santuario è nascosto, Signore degli dei.
  3 Khepri nella sua barca, al cui comando gli dei vennero in essere.   *
  4 Atum, che creò gli uomini, con illustre natura e ne creò la vita,   *
  5 che ne diversificò i colori uno dall'altro.
     
I 1 Colui che ascolta i poveri oppressi,
  2 benigno di cuore quando ci si rivolge a lui,
  3 che salva il debole dal violento,
  4 che giudica tra il misero e il forte.
     
L 1 Signore della saggezza, nella cui bocca è l’autorità,
  2 per amore tuo è venuto il Nilo.   *
3 Il buono, il grandemente amato,
  4 e quando ha inondato, gli uomini vivono.
5 Fa che tutti gli occhi siano aperti in Nun,
  6 la sua benevolenza ha creato la luce.
  7 Gli dei si rallegrano della sua bellezza,  
  8 e i loro cuori vivono quando essi lo guardano.
     
M 1 O Ra adorato in Aptu,
  2 che appari grande nella Casa del Benben, quello di Ionu!   *
  3 Signore del nono giorno del mese,
  4 al cui onore gli uomini riservano il sesto e settimo giorno.
  5 Sovrano della vita, Signore di tutti gli dei;
  6 Falco nel mezzo del cielo;
  7 Signore dei defunti fra gli uomini,   *
  8 il cui nome è nascosto, ancora più del formarsi nel grembo,
  9 in suo nome è Amon.   *
     
N 1 Sia lode a te, che sei in tranquillità,
  2 Signore di magnanimità, e possente nell’abbigliamento!
  3 Signore dell’alta piumata corona,
  4 con uno splendido diadema e un'alta corona bianca,
  5 gli dei amano la tua presenza,
  6 quando la doppia corona è impostata sul tuo capo.
     
O 1 Il tuo amore si diffonde per tutti e Due i Paesi,
  2 quando i tuoi raggi compaiono agli uomini
  3 sono allietati dal tuo salire,
  4 quando risplendi con potenza le bestie si ritirano dai tuoi raggi
  5 Il tuo amore è sopra il cielo del sud,
  6 e il tuo cuore non è incurante del nord.
  7 La tua bellezza conquista i cuori,
  8 e fa tendere le mani.
  9 Le tue creazioni risplendono su tutta la terra,
  10 e i cuori si fanno estatici a guardarti.
     
P 1 Tu sei l'Unico, colui che fece tutto ciò che è;
  2 Il Solo e l'Unico che fece ciò che esiste.   *
  3 Dalla cui vista sgorgò l'umanità,
  4 e dalla bocca vennero in essere gli dei.
  5 Colui che fece l’erba per il bestiame,
  6 alberi da frutta per gli uomini,
  7 che creò ciò che fa vivere i pesci nel fiume,
  8 e gli uccelli che riempiono il cielo;
  9 che fa respirare la creatura nell'uovo,
  10 che alimenta l’uccello che vola,
  11 che dà il cibo all’uccello che si posa:
  12 ugualmente per l’essere strisciante e per l’essere volante.
  13 Che fornisce il cibo ai topi nei loro buchi,
  14 e che nutre gli uccelli su ogni albero.
     
Q 1 Sia lode a te, che facesti tutto questo,   
2 Uno e Solo, con molte mani!   *
3 Che passa la notte sveglio, quando l'intera umanità dorme,
4 a preparare il bene per le sue creature.   *
5 Amon, sostenitore di tutte le cose,   *
6 Atum Harmachis!  
7 Esultanza a te perché ti dai pena per noi;
8 onore a te, che ci hai creati!
     
R 1 "Lode a te!", dice ogni creatura,
2 "Esultanza a te!", dice ogni terra,
3 fino all’altezza del cielo,
4 per tutta l’ampiezza della terra,
5 nelle profondità del Grande Verde!   *
6 Gli dei rendono omaggio alla Tua Maestà,
7 ed esaltano la potenza del loro creatore.
8 Si rallegrano ponendosi ai suoi piedi quando colui che li generò si avvicina,
9 e dicono: "Benvenuto a te!".
10 Padre dei padri di tutti gli dei,
11 che sollevò il cielo e fissò la terra,
12 che fece ciò che è,
13 e creò ciò che esiste!
14 O sovrano, capo degli dei!
15 Riveriamo la tua potenza, perché ci hai creati,
16 ti leviamo grida di gioia, perché ti sei dato pena per noi!
     
S 1 Sia lode a te, che hai creato tutto ciò che è,
  2 Signore di Maat e padre degli dei.
  3 Che fece il genere umano e creò le bestie,
  4 signore del grano, che approntò il sostentamento agli animali.
  5 O Amon, Toro possente, amato in Aptu,
  6 grandemente celebrato nella Casa del Benben,   *
  7 reincoronato a Ionu!
     
T 1 Tu che giudicasti tra i Due nella Grande Sala,   *
  2 capo della Grande Enneade.
  3 Uno, Solo, senza pari,
  4 che impera a Ionu,
  5 il capo della sua Enneade, che vive in Maat per sempre.
  6 Signore dell'Orizzonte, Horo dell'Oriente!
  7 Lui che ha creato la terra con l’argento e l’oro,
  8 e i veri lapislazzuli a suo piacimento,   *
  9 spezie varie e incenso per le terra dei Medyai,
  10 odori freschi per le tue narici.
  11 Bello di viso quando viene dalla terra dei Medyai,
  12 Amon-Ra, Signore dei Troni delle Due Terre, che impera in Aptu a Tebe,
  13 e Ionu, sovrano sul suo trono!
     
U 1 Il solo re, unico tra gli dei,  
  2 dai molteplici nomi, il cui numero non è conosciuto,
  3 Che si leva dall'orizzonte orientale,
  4 e tramonta all'orizzonte occidentale,
  5 Che nasce presto ogni giorno,
  6 e ogni giorno sconfigge i suoi nemici!
     
V 1 Thot alza gli occhi e si diletta della tua magnificenza,   *
  2 gli dei si rallegrano della tua bontà, che eleva quelli che sono miseri.
  3 Signore della barca della sera e del mattino;   *
  4 che procede su Nun, in pace per te.
  5 Il tuo equipaggio si rallegra nel vedere il nemico battuto,
  6 e come la spada ne devasti le membra.
  7 Il fuoco l'ha consumato,
  8 il suo Ba (spirito) è ancora più distrutto del suo corpo.
  9 il serpente deve arrestare il suo attacco;   *
     
Z 1 gli dei gridano di gioia
  2 e l'equipaggio di Ra è in allegrezza.
  3 Ionu è in preda alla gioia: il nemico di Atum è sconfitto;
  4 Aptu è contenta.
  5 Gli dei di Kher-Aha giubilano,   *
  6 e quelli di Khem baciano la terra.   *
  7 La Signora della vita è contenta,   *
  8 il nemico del suo Signore è abbattuto.
  9 Forte è la sua possanza,
  10 l più potente degli dei.
     
W 1 Il Signore di Aptu,
  2 che vive in Maat!
  3 Signore dei viveri, Toro delle provviste,
  4 nel tuo nome di Amon-Kamutef,  *
  5 che fece tutti gli uomini che esistono e creò tutto ciò che è,
  6 di qui il tuo nome di Atum-Khepri!    *
     
K 1 Grande Falco, che dà energia al corpo,
  2 bello di faccia, che rende festoso il petto!
  3 Con piacevole forma e le alte piume,
  4 i Due Serpenti eretti dalla fronte.
  5 Colui presso il quale sostano i cuori degli uomini,
  6 che accetta che l'uomo si presenti a lui,
  7 che rallegra i Due Paesi con il suo procedere!
  8 Sia lode a te, Amon-Ra,
  9 Signore dei Troni dei Due Paesi,
  10 che desiderano vederti sorgere!
(esordio) Amon unificato con Ra ha il titolo di di Toro di Ionu, antico nome di Eliopoli. A Eliopoli c’era il culto al toro Mnevis in connessione col dio Ra.

A,1   Aptu è antico nome di Tebe.
A,4   La terra dei Medyai, era la Nubia.
A,4   Punt è l’Arabia.
B,3   Maat è una divinità astratta che è fonte dell’ordine cosmico. Essa è strettamente associata al dio Amon-Ra. La formazione delle cose è stata fatta da Amon-Ra, ma presente Maat. Da Maat deriva il nome materia in quanto realtà ordinata, misurabile, come da Maat deriva il nome matematica. Poiché Amon-Ra è il re, il signore degli dei, così è Signore di Maat, che è in simbiosi con Amon-Ra, quasi una sua facoltà..
C,1   Nel mito cosmologico menfita Atun-Ra (il sole) è stato formato da Ptah, che così ha il primato nella formazione degli dei, ma il primato di regalità l’ha poi Amon-Ra.
C,5   La barca del sole navigava nel Nilo celeste che scorreva sopra il dorso di Nut, divinità nella quale si identificava il firmamento. Il firmamento era inteso come una calotta solida sopra la terra.
C,6   Amon:Ra partecipava al giudizio dei morti nel suo passaggio notturno nel sottomondo: il Duat.
D,2   La Casa del Fuoco era un santuario del basso Egitto, in località el-Kab.
D,5   La terra di dio era il paese di Punt, perché il sole sorgeva da oriente.
E,5   Atum-Ra è identificato con Amon-Ra. Atum-Ra nel mito cosmologico eliopolitano comanda al dio Shu, dio dell’aria, di separare Nut (firmamento) da Geb (terra) abbracciati, e così poter dare inizio alla creazione.
F,2   Min-Amon era un titolo di Amon-Ra frutto di una unificazione con il dio Min di Rakhman, città del sud Egitto. Il dio Min era un dio della fertilità e della forza virile.
F,4   “Saldo di corna”, poiché è il Toro possente.
F,6   La Corona Bianca” è quella dell’Alto Egitto. Amon ne è il Signore. La “Corona bianca" apparteneva anche al faraone insieme alla “Corona rossa”, che rappresentava la signoria sul Basso Egitto.
F,7   Mehenet era una località del delta.
F,7   Buto era una località del Basso Egitto. Si noti come l’unificazione tra Alto Egitto e Basso Egitto sia rimarcata.
F,9   La doppia Corona, cioè quella bianca (hedjet) e quella rossa (desheret). La Corona azzurra (khepresh), veniva usata per l’incoronazione del faraone che avveniva nella città di Menfi nel tempio del dio Ptah. Tale corona azzurra veniva indossata dal faraone nelle cerimonie religiose.
F,10  La “corona di Atef” era la corona di Osiride. Il casco era bianco con alte piume di struzzo. Talvolta aveva sopra, nella rappresentazione di Osiride, il disco solare. Tale corona bianca era utilizzata dal faraone.
F,12  “Lo scettro di Ames” era una mazza. Segno del potere intimidatorio del dio sulle Due Terre.
F,13  “La corazza” era quella da combattimento. Essa era propria di Amon.
G,6    E’ il serpente Apophis.
G,7   Nel percorso nel sottomondo Amon-Ra, tra le varie peripezie che doveva sostere per attraversarlo, veniva inghiottito da un enorme serpente con due bocche: una in coda e una in testa. Inghiottito dalla bocca di coda veniva poi vomitato dalla bocca di testa uscendone rinvigorito.
H,3   Khepri rappresentava il sole al mattino. Khepri era anche lo scarabeo sacro che rotolava fuori dal Duat il sole, così come lo scarabeo rotola una pallina di sterco.
H,4   Atum secondo un mito, qui recepito, è il dio creatore degli uomini. Il dio nel mito manda il “suo occhio”, identificato con la figlia di Atum, nella forma di Hathor, in missione. Ma l’occhio non ritorna. Allora Shu (dio dell’aria) e Tefnu (dea dell’umidità) tentano di recuperarlo. L’occhio si rifiuta di ritornare e dalle sue lacrime nascono gli uomini.
L,2    Il dio Nilo è formato da Amon-Ra ed è fonte di vita, con le sue benefiche inondazioni.
M,2   La “Casa del Benben” è Eliopoli. Il Benben era una pietra piramidale che significica l’isoletta primitiva formata da Ra dal Nun-Nunet. Negli obelischi era rappresenta dalla punta che veniva rivestita di oro che splendeva ai raggi del sole.
M,7   Amon-Ra navigando su di una barca nel Nun, cioè le acque sotterranee del Duat, dà luce ai defunti.
M,9
   Amon vuol dire “il nascosto”. Poiché la lingua egiziana non metteva le vocali, al pari dell’ebraico, ci si trova in difficoltà di pronuncia. Nell’ebraico possiamo giungere alle vocali partendo dalle traduzioni, ma per l’egizio non si hanno queste facilitazioni così qualche volta Amon viene detto da autori Amen. Gli esoterici vogliono ricondurre l’amen biblico al dio Amon, ma con associazione insensata. L’amen biblico infatti vuol dire: “in verità, certamente, cosi sia”. L’amen ebraico inizia con una aleph, il nome egizio inizia con una Jodh.
P,2   Il “Solo e l’Unico” in quanto all’origine degli dei e della realtà materica nelle sue forme, compreso gli uomini, che tuttavia sono dotati di Ka-Ba-Anch che in sostamza indicano la personalità-la persona-e la vitalità del corpo, detto Sekhu o Khat.
Q,2   Uno e Solo” in quanto a lui risale la formazione degli dei, degli uomini, degli animali, delle piante e di tutte le cose.
Q,4   Durante la notte il sole sostiene delle battaglie nel procedere nel Duat e arrivare di nuovo a sorgere all’orizzonte. E’ la lotta del bene contro il male, La generosità del sole che sorge è quella di un sole che ha vinto.
Q,5   E’ sostenitore con la luce e il calore.
R,5   Il Grande Verde, come da testi egizi, è da identificarsi con il Nilo, non con il Mediterraneo. Il Grande Verde è il Nilo come fonte di vegetazione. L’Egitto è attraversato per tutta la sua lunghezza dalla striscia del verde permesso dal Nilo
S,6   La “Casa del Benben” è il tempio di Eliopoli. Si credeva che proprio ad Eliopoli si fosse formato il primo nucleo della terra.
T,1   Si tratta della disputa tra i due fratelli Horus e Seth. Il giudizio venne condotto da Atum-Ra. Il collegio giudicante è l’Enneade. Alla fine vinse Horus. Questo accenno vuole accontentare l’affezione popolare per quella disputa dove non mancano disgressioni triviali.
T,8   L’Egitto nell’antichità è stato il più grande produttore di vetro. La tecnica era molto evoluta; con l’inserimento di sostanze coloranti nel vetro si ottenevano dei lapislazzuli artificiali.
V,1   Thot era il dio lunare. Il suo culto principale avveniva a Ermopili. Era il vice di Ra, ed era associato al sole nel suo passaggio nel Duat.
V,3   Thot era a protezione della barca di Ra che navigava sul Nun, nel sottomondo.
V,9   Il serpente Apophis era vinto tutte le sere mentre cercava di impedire l’ingresso di Ra nel sottomondo come dall’uscita. Il rosso del tramonto e dell’aurora era visto come il sangue di Apophis colpito a morte da coltelli, ma Apophis ogni giorno riprendeva le forze di prima.
Z,5   Kher-Aha era una città vicino a Elipoli.
Z,6   Khem era una città vicina a Eliopoli
Z,7   “La Signora della vita” è Mut la moglie di Amon-Ra. Uno dei suoi titoli era “Vita delle Due Terre”.
W,4   Kamutef era il “toro di sua madre”. L’inno ingloba anche il titolo Kamutef, un titolo tebano. Il dio Min era il “Toro di sua madre” poiché il sole veniva partorito dalla vacca celeste Nut che poi veniva fecondata dal sole “Toro di sua madre” e ripartorito da lei. Un mito piuttosto tetro e anche strano, si poteva pensare di meglio, come la lotta nel Duat che pur è presentata come scelta. La volontà di includere i titoli di più tradizioni mitologiche è evidente.
W,4   “Amon-Kamutef”; Kamufet era il dio creatore della vegetazione confluito in Amon.
W,6   Atum-Khepri” è un titolo che indica il sole al mattino. Atum era il dio solare di Eliopoli.
Bibliografia
Auguste Mariette-Bey, Les Papyrus égyptiens du Musée de Boulaq, V. 2. Paris 1872.
Eugene Grébaut, E. Hymne à Amon-Ra. Paris, 1874.
Jan Assmann, Jan, Ägyptische Hymnen und Gebete. Zürich und München, Artemis Verlag, 1975
Marshall Clagett, Ancient Egyptian Science. A Source Book. Volume One: Knowledge and Order.
Tome I-II, Philadelphia, American Philosophical Society, 1989
Adolf Erman, The Ancient Egyptians. A Sourcebook of their Writings. Translated by Aylward M.
Blackman. New York, Harper & Row.1966.
Joseph Kaster, The Literature and Mythology of Ancient Egypt. London, Allen Lane The Penguin Press 1970
John Wilson, Ancient Near Eastern Texts Relating to the Old Testament. J. Pritchard, ed. Princeton 1950, 1955.

Pagine Web consultate dal 10 marzo al 15 maggio 2015:
http://www.masseiana.org/goodwin.htm
http://www.toutankharton.com/Hymne-a-Amon
http://theorly.com/library/2015/3/3/hymn-to-amon-ra
http://www.egiptologia.org/textos/himnos/amon-ra_gran/   
http://www.egiptologia.org/textos/himnos/amon-ra_gran/ 

Aton la divinità del faraone Akhenaton (Amenofi IV)