Graffito della tomba di Pairy, più comunemente Pairi (TT 139)

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Il graffito proveniente dalla tomba di Pere (Pairy) a Sheikh Abd el-Qurna a Waset ovest, XVIII dinastia

Alan Henderson Gardiner,

The Journal of Egyptian Archaeology
Vol. 14, pag. 10-11, London 1928.


Testo: ricevuto dalla Biblioteca di Antichistica dell'Università di Pisa mediante richiesta della Biblioteca Cappuccini, Via Ferrari Bonini 2, Reggio Emilia.

Year 3, third month of inundation, day 10. The King of Upper and Lower Egypt, lord of the Two Lands, Ankhkheprure, beloved of [Neferkheperure?], the Son of Re, Neferneferuaten, beloved of Waen[re?].  

Giving praise to Amun, prostration before Onnophris, by the we'b-priest, scribe of the divine offerings of Amun in the House of Ankhkheprure  in Thebes, Pawah, born of Iotefsonb. He says:  My heart desireth to see thee, thou lord of the shawab-trees,  when thy throat taketh the north wind. Thou givest satiety without [?] eating, thou givest ebriety without [?] drinking.
My heart desireth to see thee. My heart rejoices, O Amun,
  thou champion [?] of the poor man. Thou art the father of the motherless , the husband of the widow.  Agreeable it is the pronunciation of thy name. It is (13) like the taste of life. It is like the taste of  bread to a child,  a loincloth to the naked.
[Thou ?] art like the taste of…
  wood in the season of the heat. Thou art like…  with… a father of his… Thou art like the taste of…  the Ruler, the breath (of freedom) to a [man] who has been in prison.

Peaceful is... the man of virtue....

…Turn thyself (?) to us, thou lord of eternity! Thou wast here ere (aught) had come into existence. Thou art here, when they are… Thou causest me to see a darkness of thy giving. Illumine for me, that I (?) may see thee (?). As the soul endureth, and as thy beautiful,
  beloved face endureth, thou shalt come from afar, granting that this servant, the scribe Wah, may see thee. Give to him. “Enduring is Re, enduring is Re!”. Verily, the worship of thee is good, O Amun,  thou lord great to seek if only he be (?) found. Turn away fear. Place joy  in the hearts of men. Joy full is the man (28) that sees thee, O Amun. He is in festival every day.

For the soul of the web-priest, the scribe of the temple of Amun in the House of Ankhkheprure, Pawah, born of Iotefsonb. To thy soul! Spend a happy day in the midst of thy fellow-townsmen! (32) His brother, the outline draughtsman, Bathay (?) [of] (the) House Ankhkheprure.

 

La lettura procede da destra a sinistra.

Graffito della tomba di Pairy (Pere) a Tebe, traduzione in francese:

André Barucq e François Daumas, “Hymnes et prières de l’Egypte ancienne”, ed. Du Cerf, Paris, 1980, pag. 204-206.

  1 La troisième année, e troisième mois de la saison de l’inondation, le dixième jour; roi de Haute ey     
  2 Basse Egypte, Seigneur du Doble-Pays Ankh-kheperou- rê, aimé de […]; fils de Rê,  
  3 Neferneferouaton, aimé […].  
  4

Adorer Amon, se prosterner devant Onnofris;

 
  5 par le prêtre, le scribe des offrandes divines d’Amon dans la demeure d’Ankhkheperourê Thèbes,  
  6 Pawah, fils de Iotefsonb. Il dit:  
  7 Mon cœur (désire) te voir,  
  8 Seigneur des perséas  
  9 lorsque (?) ta gorge porte le vent du nord.  
  10 Tu fais qu’on soit rassasié sans qu’on ait à manger;  
  11

tu fais qu’on ait à boire.

 
  12 Mon cœur (désire) te voir,  
  13

mon cœur est dans la joie, Amon, protecteur du pauvre!

 
  14 Tu es le père de celui qui n’a pas de mère,  
  15

l’époux de la veuve.

 
  16 C’est chose douce de prononcer ton nom!  
  17 Il est comme le goût de la vie.  
  18 il est comme le goût du pain pour l’enfant,  
  19 (comme) l’étoffe pour quelqu’un qui est nu,  
  20 […] come le goût du fruit de […] à la saison des chaleurs.  
  21 Tu es comme […] avec (?) […] son père […].  
  22 Tu es come le goût du […] le Régent (?),  
  23 (comme) le souffle de la (brise ?) pour celui qui est en prison.  
  24 La paix […]  
  25 […] le Seigneur au bon caractère, qui pardonne.  
  26

Tourne-toi vers nous Seigneur éternal!

 
  27 Tu étais ici alors que rien n’existait,  
  28 tu étais ici et ce fut la provende (?).  
  29 Tu as fait que je voie les ténébres […] que tu donnes (?).  
  30 Fais la lumière pour moi, que je te voie (?).  
  31 Penche (vers moi) ton ka,  
  32 penche ton beau visage bien-aimé.  
  33 Tu viendras de loin!  
  34 Fais que te voie ton humble serviteur, le scribe Pawaḥ.  
  35 Accorde-lui que Rê se penche chaque fois (sur lui).  
  36 Vraiment, c’est bon d’être à ta suite,  
  37 Amon, grand Seigneur pour qui le cherche,  
  38 si toutefois (?) on le trouve.  
  39 […] puisses-tu chasser la crainte,  
  40 puisses-tu placer la joie au cœur des hommes.  
  41 Mon visage se réjouit (de) te voir, Amon!  
  42 Alors il sera en fête, chaque jour.  
  43 Pour le ka du prêtre, scribe du temple d’Amon dans la demeure de Ankhkheperourê Pawaḥ, fils de Iotefsonb  
  44 Pour ton ka! Passe un jour heureux au milieu de tes coincitoyens! Son frère, le scribe dessinateur Batay (?) […] la demeure (de) […] Ankhkheperourê.  

Traduzione in italiano seguendo il testo francese, con il controllo continuo della traduzione di Alan Henderson Gardiner:
       
  1 Nel terzo anno del terzo mese della stagione dell’inondazione, il decimo giorno  
  2 Il Re dell'Alto e Basso Egitto, Signore delle due Terre, Ankhkheperoura, amato da [Neferkheperura?];  
  3 figlio di Ra, amato da Neferneferouaton, amata da Waen[ra?] (dall’Unico di Ra).  
  4 Adorazione a Amon, prostrandosi prima a Onnofris;  
  5 dal sacerdote e scriba delle offerte divine di Amon nell’abitazione di Ankhkheperoura,a Tebe,  
  6 Pawaḥ figlio di Iotefsonb. Egli ha detto:  
  7 Il mio cuore desidera vederti,  
  8 o signore degli alberi di persea.      
  9 Quando la gola prende il vento del nord,  
  10 dà sazietà senza dover mangiare,  
  11

e dà ebbrezza senza bere.

 
  12

Il mio cuore desidera vederti,

 
  13 Il mio cuore esulta, o Amon, protettore dei poveri!  
  14 Tu sei il padre del senza madre,  
  15 il marito della vedova.  
  16 E’ piacevole la pronuncia del tuo nome!  
  17

E’ come il gusto della vita,

 
  18 è come il gusto del pane ad un bambino,  
  19 (come) un perizoma per chi è nudo,  
  20 [... ..] giungere ad assaggiare il frutto di [....] nella stagione calda.  
  21 Sei come [....] con (?) [....] suo padre [....].  
  22 Tu sei come il gusto del [......] Sovrano (?)  
  23

(come) il respiro (di libertà ?) Per uno che è stato in carcere.

 
  24

Tranquillo è [...]

 
  25

l’uomo della virtù….

 
  26 Torna verso di noi, tu Signore dell’eternità!  
  27

Tu eri qui, quando niente era esistente.

 
  28

Tu eri qui, quando niente era esistente.

 
  29 Tu mi fai vedere l’oscurità […] della tua donazione (?)  
  30 Fa che la luce venga a me, e io possa vederti (?).  
  31

Aspetto (per me) il tuo ka,

 
  32 piega il tuo bel volto amato.  
  33

Verrai da lontano!

 
  34 Fa che il tuo servo, lo scriba Pawaḥ possa vederti.  
  35

Concedigli che Ra appaia ogni volta (su di lui).

 
  36

In realtà, è bello essere nel tuo seguito,

 
  37 Amon, grande Signore che puoi essere trovato,  
  38 se davvero ti si cerca  (?).    
  39 [... ..] puoi scacciare la paura,  
  40

mettere gioia al cuore umano.

 
  41

Il mio viso non vede l'ora (di) vedere voi, Amon!

 
  42 Poi sarà in festa tutti i giorni.  
  43 Per il ka del sacerdote e scriba del tempio di Amon nella casa di Ankhkheperoura, Pawah, figlio di Iotefsonb.  
  44 Per il ka del sacerdote e scriba del tempio di Amon nella casa di Ankhkheperoura, Pawah, figlio di Iotefsonb.  
       
 
Note
[1-3 Nel terzo anno del terzo mese della stagione dell’inondazione, il decimo giorno. Il Re dell'Alto e Basso Egitto, Signore delle due Terre, Ankhkheperoura, amato da ‹Neferkheperura?›; figlio di Ra  amato da Neferneferouaton, amata da Waen[‹a?› (dall’Unico di Ra)].
La datazione di questo inno ad Amon è espressa nelle prime righe del graffito. Si tratta del terzo anno, ecc., del regno del “Re dell’Alto e Basso Egitto, del Signore delle due Terre”, cioè del faraone Ankhkheperoura “Vivente è la manifestazione di Ra: è adottata pure la forma Rê oppure Rha”. Egli è “figlio di Ra”. Il problema è di quale faraone di tratta. Viene in aiuto il fatto che è menzionata Neferneferouaton, e quindi l’esistenza del culto ad Aton. Si tratta di Nefertiti, che cambiò il suo nome in Neferneferouaton, che vuol dire "Aton è raggiante di splendore [poiché] la bellissima è arrivata".
Il faraone non può essere Akhenaton perché mai avrebbe concesso un culto ad Amon nella residenza faraonica di Tebe, combattendo quel culto ovunque. La reggenza appare così nelle mani di Ankhkheperoura, coincidendo, secondo molti storici, con Ankhkheperoura - Djeserkheperura “Sacra è la manifestazione di Ra” - Smenkhkara “Potente è il ka di Ra”. Nefertiti dovette avere il ruolo di coreggente. Ella è chiaramente nominata, Neferneferouaton, e si deve pensare che il geroglifico guastato, congetturato (centrato o meno) da Gardiner, [Nefer-kheperu-ra] "Perfetto di manifestazioni è Ra”, riguardi lei. Nefertiti ama Ankhkheperoura, ed è amata da Waen[re?] “Unico di Ra”, che va identificato con Ankhkheperoura - Djeserkheperura - Smenkhkara.
Smenkhkara professa il culto ad Aton (Ra), ma lo distingue da quello di Amon, lasciando la sintesi eliopolitana-tebana che aveva formulato il dio Amon-Ra. Il ripristino del culto tebano ad Amon sarà poi attuato da Tutankhaton, che cambiò il nome in Tutankhamon "Immagine vivente di Amon”. Il graffito è importante perché distingue Ankhkheperoura da Neferneferouaton, ed è chiara la differenza di pensiero: Nefertiti è ancorata a Aton contro Amon, Smenkhkara no..
L’inno venne recitato da un sacerdote, Pawah figlio di Iotefsonb, nell’abitazione di Ankhkheperoura, a Tebe. Venne poi scritto nella tomba di Pairy dal fratello di Pawah, Batay, scriba capace di fare graffiti.
Pawah figlio di Iotefsonb appare come un infermo che chiede guarigione.

[4 Adorazione a Amon, prostrandosi prima a Onnofris]. Onnofris vuol dire “sempre felice”. E’ un titolo dato ad Osiride, re del sottomondo.

[5-6 dal sacerdote e scriba delle offerte divine di Amon nell’abitazione di Ankhkheperourê,a Tebe, Pawaḥ figlio di Iotefsonb].

[7 Il mio cuore desidera vederti]. Amon vuol dire “nascosto”. La teologia susseguente al crollo del pensiero di Akhenaton, che ha il merito di avere percepito l’inconciliabilità di Amon con Ra, secondo il compromesso tebano-eliopolitano che produsse il dio Amom-Ra, trattò della natura di Amon dicendola indefinibile (Cf. Inno ad Amon, papiro Leida 1-350, stanza 200; trad. di C Zivie-Coche). “Nessun dio conosce la sua natura. La sua immagine non è definita negli scritti. Non vi è nessuna testimonianza precisa. Egli è troppo misterioso perché si possa scoprire la sua prestigiosa maestà. Egli è troppo grande per essere interrogato, troppo potente per essere conosciuto. Si morirebbe all’istante di spavento se si pronunciasse il suo nome segreto. Nessun dio sa chiamarlo con il suo nome. Ba nascosto è il suo nome”.
Vedere” Amon è unicamente percepire la sua presenza mediante la sua azione. Ciò lo distanza completamente da Ra (dio Sole), che si può vedere.

[8 o signore degli alberi di persea]. Gli alberi di Persea (Mimusops Schimperi) sono originari della Persia. Una leggenda dice che in Persia il suo frutto era velenoso, ma in Egitto diventò balsamico. E’ un albero sempre verde, grande come un pero, con foglie simili al lauro e con frutti simili a una pera selvatica . L’albero era considerato sacro. Ad esempio l’ingresso del tempio di Hatshepsut a Deir el-Bahari era segnato da due persei.

[9 Quando la gola prende il vento del nord]. Il vento del nord è piacevole, dà freschezza.

[10-11 dà sazietà senza dover mangiare, e dà ebbrezza senza bere]. La gola è rinfrescata e dà sazietà senza dover mangiare e ebbrezza senza dover bere. E’ un’iperbole per dire il senso di benessere.

[13 Il mio cuore esulta, o Amon, protettore dei poveri!]. Povero non è l’indigente, ma l’uomo privo delle sue possibilità fisiche.

[14 Tu sei il padre del senza madre]. Khons o Khonsu, dio lunare, nella mitologia tebana era figlio adottivo di Amon. Khons insieme ad Amom e Muth, moglie di Amon, formavano la triade tebana.

[15 il marito della vedova]. Qui Amon figura nel ruolo di marito di Iside in stato di vedova. Iside è la vedova, poiché il marito Osiride venne ucciso da Seth. Iside con le arti magiche, carpite ad Amon, rese sessualmente vitale Osiride e così da lui ebbe il figlio Horus. Osiride rimase però in quello stato di mummia e divenne re dei defunti, trasportato ovunque voleva dal fratello Seth, condannato a questo, per averlo ucciso.

[16-23 E’ piacevole la pronuncia del tuo nome! E’ come il gusto della vita, è come il gusto del pane ad un bambino, (come) un perizoma per chi è nudo, (come) il respiro (di libertà ?) Per uno che è stato in carcere  Sei come ‹....› con (?) ‹....› suo padre ‹...›. Tu sei come il gusto del ‹...› Sovrano (?) (come) il respiro (di libertà ?) Per uno che è stato in carcere]. Il nome segreto di Amon è inafferrabile e impronunciabile, e del resto Amon ha molti nomi “il cui numero è sconosciuto” (Grande inno ad Amon [U, 2]; Papiro Boulaq n.17, conservato al Cairo).
L’autore dell’inno assapora la soddisfazione di poter riprendere il culto ad Amon.

[26 Torna verso di noi, tu Signore dell’eternità!]. L’inno invoca la benevolenza di Amon dopo che il suo culto venne abolito dal faraone Akhenaton. L’eternità è intesa come il susseguirsi infinito del tempo e non come assenza del prima e del dopo.

[27.28 Tu eri qui, quando niente era esistente. Tu sei qui quando sono … (i foraggi?)]. Amon era presente quando l’Egitto non era ancora plasmato dall’azione di Ra, a partire dal Nun-Nunet (oceano primordiale). Ra per prima cosa formò dalle acque l’isoletta primordiale, che a Tebe si credeva che si trovasse a Abydo, nell’Alto Egitto.

[29 Tu mi fai vedere l’oscurità ‹…› della tua donazione (?)]. Cogliere l’oscurità del “Nascosto” è per l’inno un favore che spinge a chiedere luce, senza però sorpassare il buio del “Nascosto”. L’identità di Amon è connessa al suo nome segreto, il pronunciare tale nome segreto sarebbe avere accesso ad una realtà che distrugge. Neppure gli dei sono in grado di accedervi e pronunciarlo.
Per il cristiano Dio è luce tanto folgorante che la mente umana, pur illuminata dalla fede, non può reggerla, per cui vede oscurità, come l’occhio che fissa il sole, ma potrà accogliere tale luce nella visione beatifica datagli da Dio in cielo.
Amon è oscurità, Dio è invece Luce. Amon è l’inconoscibile che si fa cercare, ma non si dona, non si fa conoscere, se non come inconoscibile. Dio è luce, si rivela, si fa conoscere, si dona, e se al presente, è Luce che appare oscurità perché è luce abbagliante, nella gloria del cielo non sarà più così.

[30-31-32 Fa che la luce venga a me, e io possa vederti (?).Aspetto (per me) il tuo ka, piega il tuo bel volto amato]. La luce richiesta è la conoscenza iniziatica data dal dispiegamento del ka del dio, ma tale conoscenza è la radicale non accessibilità al suo volto, seppur pensato bello, senza però potervi dare nessuna descrizione. L’inno parla del volto fisico (faccia) e non del volto morale.

[33 Verrai da lontano!]. Amon non è affatto onnipresente. E’ una realtà finita che può essere in cielo, come negli idoli dei bui Naos, come pure può essere nel sottomondo, il Duat.

[34-35 Fa che il tuo servo, lo scriba Pawaḥ possa vederti. Concedigli che Ra appaia ogni volta (su di lui)]. Ra (il dio Sole) una volta che l’orante sia guarito potrà apparire su di lui ogni giorno, poiché non più limitato dalla malattia.

[36 In realtà, è bello essere nel tuo seguito]. Lo scriba non è solo nel ripreso culto ad Amon. C’è un gruppo che lo ha riorganizzato.

[37-38 Amon, grande Signore che puoi essere trovato, se davvero ti si cerca (?)]. Amon può “essere trovato”, non perché si fa trovare di sua iniziativa, di suo dono, ma di iniziativa totale del devoto, che non potrà mai avere unione con lui, in un’alleanza d’amore, ma solo trovare i suoi favori. Bisogna cercarlo Amon, sapendo che non si dona, ma solo concede i suoi favori.

[41 Il mio viso non vede l'ora (di) vedere voi, Amon!]. Il devoto non vede il “Nascosto” con i suoi occhi, ma i suoi occhi possono vedere l’azione del ka del “Nascosto” sulla materia. Nel caso specifico la sua guarigione.

[42-43 Poi sarà in festa tutti i giorni. Per il ka del sacerdote e scriba del tempio di Amon nella casa di Ankhkheperoura, Pawah, figlio di Iotefsonb]. La guarigione ristabilirà la forza vitale, il ka, del sacerdote e scriba Pawah, figlio di Iotefsonb, e sarà per lui festa.

[44 Per il tuo ka! Trascorrere un giorno felice in mezzo ai tuoi concittadini! Suo fratello, l’artista scriba Batay (?) ‹...› La casa (di) ‹...› Ankhkheperoura]. E’ il ka di Amon che ristabilirà la forza del ka di Pawah. Il giorno della guarigione sarà un giorno felice in mezzo agli abitanti di Tebe presso i quali divulgherà il culto ad Amon.

La fine del sogno di Akhenaton

Le origini del Padre Nostro sono nel graffito della tomba di Peiry più comunemente Peiri? E’ inconcepibile!

Ecco il testo in italiano, che dice di rifarsi alla traduzione francese di André Barucq e François Daumas, “Hymnes et prières de l’Egypte ancienne”, ed. Du Cerf, Paris, 1980, pag. 204-206. (Cf. Pier Tulip (fantamitologista) KRST, edizione marzo 2012, p. 189).

Oh Amon, Amon, che sei nei cieli…
…Padre di chi non ha madre.
Quanto è dolce pronunciare il tuo nome.
Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo,
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me.
Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente! Amon

Ora l’esame:
che sei nei cieli”, è frase completamente estranea all’inno.
Padre di chi non ha madre”, è frase che non ha niente a che fare con l’inno [14].
Quanto è dolce pronunciare il tuo nome”, è una parafrasi di [16]
sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”, è frase completamente estranea all’inno.
Dacci come la gioia di vivere, il sapore del pane per il bimbo”, è una manipolazione di [17-18].
Tu che mi hai fatto vedere le tenebre, crea la luce per me”, è una manipolazione di [29-30].
Fammi dono della tua grazia, fa che io veda te ininterrottamente!”, è una manipolazione di [35; 44; 46].